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Pilates e respiro: il loro collegamento speciale

Possiamo sopravvivere 3 settimane senza cibo, 3 giorni senza acqua, ma solo 3 minuti senza aria. Pazzesco, vero? Proprio per la sua importanza, ho deciso di approfondire l’argomento. 



Il respiro del Pilates non è quello che svolge naturalmente il corpo umano. Si tratta difatti di una respirazione toracica che contribuisce a utilizzare il diaframma.  La maggior parte di noi passa il tempo a respirare solo superficialmente, con il rischio di apportare meno ossigeno del dovuto alle cellule del proprio corpo. Nelle classi di Pilates molto spesso le persone a fine lezione si sentono rigenerate e più rilassate di prima, proprio perché è stata stimolata la respirazione per un’ora intera.

Come puoi sapere se respiri male?

  • ti rendi conto di essere in apnea,

  • senti la necessità di un lungo respiro

  • il tuo respiro è molto breve

  • ti manca il fiato, non appena fai uno sforzo in più rispetto al solito.

Questa inefficienza nella respirazione a lungo andare può essere dannosa, non solo fisicamente, ma anche dal punto di vista mentale.  Guardiamo velocemente la meccanica della respirazione toracica laterale: in primo luogo si inspira nella parte bassa della cassa toracica, espandendola, Questo movimento comporta l’utilizzo del diaframma, che si abbassa; successivamente si gonfia la zona mediana dei polmoni, aumentando notevolmente l’espansione di polmoni e costole; infine si riempie la zona clavicolare, portando a termine la fase di inspirazione forzata; segue la fase espiratoria.


I benefici del respiro del Pilates

  • L’inspirazione attraverso il naso filtra l’aria e la pulisce in modo che sia  pronta per

entrare nei polmoni;

  • l’espirazione dalla bocca ( fatta come se tu pronunciassi la lettera A) , contribuisce a rilassare la cassa toracica, svuotarla al meglio e a rilassare i muscoli della gola e del cranio;

  • il corpo viene inondato di ossigeno, fonte di vita per i nostri organi, in particolar modo per il cervello, con la conseguenza che ti senti più lucido e presente;

  • Più ossigeno significa anche regolarizzazione della circolazione del sangue, con un conseguente miglioramento della pressione alta, della sensazione di torpore o gonfiore alle estremità, dei crampi muscolari; 

  • migliora la qualità del sonno; d’altra parte respirare bene è un po’ come mangiare bene.

Come ho già detto, i vantaggi non si notano solamente dal punto di vista fisico, ma anche mentale, quindi:

Pilates per corpo e mente



Il collegamento tra corpo e mente è inscindibile. Se ci fai caso puoi accorgerti che un respiro breve e affannato, la mente è nervosa e agitata; un respiro irregolare crea invece uno stato di ansia.  Migliorare la respirazione aiuta a mantenere la lucidità nei momenti in cui l’emotività vorrebbe fare da padrona, riuscendo così a gestire le nostre emozioni, inclusa la rabbia e a mantenere una mente chiara e acuta. Il ritmo che si viene a creare tra respiro e movimento da eseguire porta a una calma interiore, in quanto ci si sta concentrando sul momento presente. Quindi è bene che non si eseguano i movimenti con troppa velocità. Il rischio sarebbe quello di ritrovarsi in apnea e in completa confusione, a causa della perdita di controllo su ciò che si sta facendo.  Con gli esercizi di respirazione portiamo la mente e il corpo a lavorare insieme perché entrambi sono focalizzati sulla stessa cosa. Il fattore respiro è molto importante, anche perché Joseph Pilates ha preso ispirazione per il suo metodo anche dalle tradizioni yogiche, che fondano la loro filosofia su varie metodologie di respiro.  Secondo lo Yoga il respiro è collegato all’energia vitale (prana): inspirare muove l’energia vitale; trattenere l’aria stimola la circolazione e i movimenti digestivi; espirare libera l’energia creativa e elimina le tossine. Gli esercizi preparatori di ascolto del movimento della cassa toracica sono fondamentali, soprattutto inizialmente, poiché aiutano a sviluppare la sensibilità dell’ascolto del proprio corpo e del movimenti del diaframma, muscolo che fa da tetto della powerhouse. 

Ecco quindi un piccolo trick per poter entrare meglio in questo stato di ascolto e concentrazione. Fai questa sequenza all’inizio e/o alla fine della tua sessione di Pilates:



  • ad occhi chiusi mettiti seduto o rannicchiato nella posizione del bambino ( accovacciato con glutei sui talloni e fronte sul pavimento);

  • chiudi gli occhi e inspira contando lentamente fino a 5;

  • trattieni l’aria per un conto;

  • espira contando nuovamente fino a 5;

  • resta a polmoni vuoti per un conto.

Ripeti questa sequenza per qualche minuto; concentrati sull’ascolto del movimento dei polmoni, delle costole, del diaframma, delle scapole; mantieni gli occhi chiusi e l’attenzione ad un punto in mezzo alle sopracciglia.  Dopo qualche minuto ti renderai conto di essere entrato in uno stato di calma, aumentando l’attenzione ad ogni tuo gesto.  Se ti va prova subito a mettere in pratica questa tecnica seguendo uno dei miei video (clicca qui). Pensi che questo articolo ti abbia aiutato a capire meglio l’importanza del respiro nel Pilates? Lascia un commento qua sotto e raccontami la tua esperienza



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